Quello dell’arredamento è un settore in crescita nel mercato internazionale, tutta l’attenzione di architetti e designers è interamente volta al singolo oggetto che con la propria linearità ed eleganza riesce ad essere sempre portavoce ed espressione di un significato più profondo. 

Una piccola introduzione per dirvi che il brand di successo che andremo ad analizzare oggi sul blog di Melastampi tratterà il caso Ikea.

Una strategia incentrata sullo Storytelling

Quella di Ikea è una comunicazione completa, in grado di coinvolgere l’utente sia attraverso il digitale che l’analogico. Merito sicuramente della strategia attuata,  incentrata principalmente sullo Storytelling.

Negli anni, il brand svedese, è stato in grado di raccontare delle storie in cui fare impersonificare il proprio cliente-tipo.

Chi si avvicina al mondo Ikea non è un semplice ammiratore dell’oggetto in sè; è il protagonista che vive la  propria vita in questo palcoscenico d’eccezione: ambienti raffinati, lineari, funzionali.

La potenza di Ikea sta nella capacità di coinvolgere e saper comunicare con differenti tipologie di target: la famiglia con bambini, il ragazzo in carriera, la coppia di anziani alla ricerca della comodità.

Ikea infatti non vende soltanto oggetti e ambienti belli da vedere ma anche funzionali, modulari e soprattutto accessibili a tutti in termini di prezzo. 

La filosofia di Ikea è la seguente: arredare un ufficio o una casa in maniera stilosa non è più soltanto roba da ricchi o per pochi ma qualcosa di accessibile a tutti.

Lo storytelling risulta essere vincente non solo perché transmediale (è portato avanti in ogni canale) ma perché riesce a colpire in due particolari momenti:

  • Prima fase: quando vedo un ambiente in store e immagino subito di viverci o comunque immagino come sarebbe la mia vita se vivessi in un ambiente del genere;
  • Seconda fase: quando acquisto un mobile inizia la fase di  coinvolgimento. Il momento di costruzione e assemblaggio avviene quasi sempre insieme, con le persone che si amano. Il momento del momento diventa il momento della convivialità e tutto ciò non fa altro che rafforzare il rapporto emotivo con il brand.

Gli strumenti di Marketing nella strategia IKEA: dall’offline all’online

Quando parliamo di Storytelling transmediale intendiamo una tipologia di narrazione che, seppur adattata ad ogni singolo mezzo, coinvolge tutti i canali di comunicazione:

  • Il Catalogo: è stato uno dei primi strumenti di promozione utilizzato dall’azienda, per alcuni è diventato un vero oggetto da collezione. Il catalogo ha avuto una durata di 70 anni, fino a quando, nel 2021 si è scelto di stare dalla parte dell’ambiente e non renderlo più cartaceo ma soltanto digitale. 
  • Metro e Matita: anche questi strumenti andati in pensione ma che risultavano essere un ottimo strumento oltre che un perfetto gadget promozionale. All’interno degli store era infatti possibile prendere l’iconica matitina Ikea, il metro di carta e la scheda da compilare, utili soprattutto nella fase di scelta e di acquisto per prendere misure o appuntare i codici per prelevare il prodotto.
  • Lo store: chi non è mai stato in uno store Ikea alzi la mano! Un vero e proprio percorso, suddiviso per ambienti, in grado di catturare l’attenzione e far sognare chiunque vi ci entri. Inoltre se al piano superiore è possibile vedere gli ambienti già ben progettati ed i prodotti ben contestualizzati, al piano terra è possibile trovare e ritirare i pezzi a cui si è maggiormente interessati. Se lo scoop è quello di realizzare degli ambienti molto ampi, da Ikea è possibile trovare architetti e designers in grado di supportarti e mostrarti progetti su misura creati solo per te.
  • I canali social: si tratta di vere e proprie vetrine perfettamente allineate con gli altri mezzi di comunicazione. Così come per il catalogo, che nelle campagne pubblicitarie televisive anche sui social è presente la dimensione narrativa. Indimenticabile la campagna social (e non) #siamofattipercambiare del 2018 in cui il colosso svedese trattava 8 diversi eventi epocali.
  • L’app: un ottimo strumento non solo per avere uno storico sui tuoi acquisti ma in grado di fidelizzare e rimanere in contatto con il cliente. Grazie all’app è possibile rimanere aggiornati sui nuovi prodotti, idee di stile e promozioni riservate. 
  • Pubblicità: punta di diamante dell’azienda sono di certo gli spot televisivi, sempre al passo con i tempi in cui sono calati. Tra gli ultimi spot  troviamo “Apri le porte ad una vita più organizzata” incentrato sull’ordine in casa come un modo per vivere in uno stato di benessere mentale. 

(Credits: video canale youtube IKEA)

Il logo Ikea

Il primo logo di Ikea è nato nel 1951, l’ultimo rebranding è del 2018. In 70 anni il logo ha subito diverse modifiche, nello stile e nel colore, ma al centro è sempre rimasto il nome IKEA. 

Com’è possibile leggere direttamente sul sito del colosso svedese

Il nome IKEA è l’acronimo dalle iniziali del fondatore, Ingvar Kamprad, della fattoria dove è cresciuto, Elmtaryd, e del vicino villaggio di Agunnaryd.

Cerchio giallo posto dentro un rettangolo blu ed il nome IKEA, in blu, al centro. Un mix perfetto di colorazioni e chiarezza visiva.

Conclusioni 

Gli elementi vincenti di Ikea sono stati molteplici: la storia, il buon prodotto, la capacità di intercettare un bisogno e di far vivere un sogno. Una sorta di mix perfetto che sembra essere studiato a tavolino. 

Ti è mai capitato di visitare uno store Ikea o di aver acquistato un prodotto? 

Qual è la tua esperienza con il brand?

Facci sapere di più nei commenti, presto una nuova puntata di Brand di successo sul nostro blog.

error: Questo contenuto è protetto.