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Promuovere servizi e prodotti tramite il catalogo aziendale diventa più efficace se lo si progetta tenendo presente che sarà un primo contatto con i clienti: non limitiamoci quindi a informare, ma facciamo vivere un’esperienza raccontando… una storia.
Quante volte, tornando a casa dopo il lavoro o in una domenica particolarmente uggiosa, la vostra attenzione è stata catturata dall’intramontabile catalogo IKEA, presente nella case di quasi tutti gli italiani, e vi siete trovati a sfogliarlo di gusto anche senza avere bisogno di nessun prodotto o complemento d’arredo? Il catalogo IKEA non solo è uno dei canali commerciali e promozionali più importanti dell’arcinota azienda svedese ma anche un esempio perfetto di come la comunicazione sia in grado di suscitare emozioni e dare vita a qualche cosa che, altrimenti, sarebbe solo un salotto o una cucina così pulita da non sembrare nemmeno vera. IKEA, infatti, non è tanto creatrice di case perfette quanto piuttosto di una sensazione: la percezione che quella casa sia la nostra o possa potenzialmente esserlo. IKEA, in questo caso, è solo un esempio di come la comunicazione possa essere costruita intorno alle persone, al target, più che al prodotto e, in termini più specifici, di come lo storytelling possa essere applicato alla creazione e stampa del catalogo aziendale.
Cosa si intende per storytelling?
Dare una definizione di storytelling potrebbe essere riduttivo ma, per rendere le cose più semplici, proviamo a pensare allo storytelling come a una tecnica narrativa che miri non solo a raccontare una storia ma anche a coinvolgere il lettore, soprattutto emotivamente. Tutto questo è abbastanza evidente nel caso in cui si parli di spot pubblicitari o slogan radiofonici, ma quando è la carta stampata a dover parlare, le cose cambiano? Assolutamente no.
Il futuro del catalogo non è nelle parole, immagini e colori utilizzati per fornire una descrizione o un’informazione ma, invece, nella capacità di raccontare una storia e, soprattutto, fornire idee donando al lettore l’impressione di essere davanti a una rivista di design o a un catalogo d’arte. Questo si chiama storytelling ed ecco perché funzionerà:
Perché lo storytelling farà bene al tuo catalogo
- Comunicazione comprensibile. Tramite il racconto e l’inserimento di un oggetto in un determinato contesto, il cliente riuscirà subito ad immedesimarsi in un bisogno o in una situazione;
- Crea un legame tra azienda e lettore. Questa è la punta di diamante dello storytelling. Raccontare crea empatia e agevola lo scambio di esperienze. Inoltre, invita a interagire e ad intraprendere una dialogo d’acquisto o a trasformarsi in protagonista della storia.
- Costruisce fiducia. Lo storytelling non è solo in grado di creare un dialogo ma anche di consolidarlo. La fiducia reciproca sarà l’elemento che consentirà al lettore di interfacciarsi con la medesima azienda se sarà certo di ottenere sempre attenzione e risposte.
- Rende umano un prodotto. Una divano o un utensile da cucina è solo un oggetto se non viene contestualizzato o, meglio, descritto come un qualche cosa di personalizzabile. Storytelling significa anche lasciare spazio alla soggettività e fare in modo che gli oggetti prendano vita perché potranno evolvere in sincronia con le esigenze del lettore e la sua vita personale.
Che ne dici? Leggeremo la tua storia sul tuo prossimo catalogo aziendale?

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Crediamo nella potenza della stampa (in tutte le sue forme) e ci lasciamo inebriare dal profumo della carta appena sfornata.
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